Consulenza Psicologica Online

Quando è utile richiedere una consulenza psicologica online?

Questa modalità può rivelarsi utile per coloro che si trovano a vivere un particolare momento di difficoltà e sofferenza personale ma che per svariati motivi (difficoltà a spostarsi dal proprio domicilio, vivere in un paese straniero, timidezza, ecc.) non hanno la possibilità di recarsi in studio.

La consulenza psicologica online non sostituisce l’incontro in studio ma consente di utilizzare i vantaggi e l’estrema versatilità di internet.

L’intervento psicologico “fuori dalla stanza” sposta il focus sull’assetto mentale: due persone che si incontrano in una stanza si trasformano in due persone che si incontrano in due stanze. È un momento speciale in cui tra paziente e terapeuta si crea una connessione particolare definita su una modalità altra di comunicare, tramite uno schermo. Con Skype o videochiamate con altre piattaforme, paziente e terapeuta entrano nei reciproci spazi privati, nella possibilità di condivisione di un tempo in un tempo che è quello personale. 

Nella terapia online, spazio e tempo cambiano inevitabilmente connotazione ma non necessariamente di significato. Importante è mantenere la “fiducia” nella relazione terapeutica cogliendo il valore di una terapia che sa adattarsi alle richieste della realtà.

Per effettuare un intervento psicologico online è necessario quindi avere: 

  • uno schermo (computer o cellulare)
  • un'applicazione per videochiamare (skype, zoom, o altro)
  • una connessione internet
  • una postazione tranquilla
  • un appuntamento
  • uno schermo (computer o cellulare)
  • un'applicazione per videochiamare (skype, zoom, o altro)
  • una connessione internet
  • una postazione tranquilla
  • un appuntamento

Questo servizio consente di ricevere una risposta in chiave psicologica ad un proprio disagio, spunti di riflessione e di approfondimento. Allo scopo di facilitare la gestione di un problema, lo sblocco di una situazione, la promozione del benessere e la crescita della persona.

Consulenza psicologica

In particolare, con consulenza psicologica, ci si riferisce ad un percorso che permette di comprendere e valutare da un punto di vista clinico la situazione che ha portato alla richiesta di aiuto e di scegliere di conseguenza il trattamento più opportuno rispetto al problema e alla persona.

Tale intervento prevede il coinvolgimento sia del bambino sia dei genitori ed ha un numero limitato di incontri, in genere quattro o cinque. 

Il primo incontro viene pianificato con i genitori i quali descriveranno le difficoltà riscontrate dal bambino e le strategie utilizzate per farvi fronte. Inoltre, si raccoglieranno i dati anamnestici riguardanti le principali tappe di sviluppo. 

In linea di massima, il secondo incontro è dedicato alla conoscenza diretta del bambino. Gli incontri successivi sono invece rivolti alla valutazione del problema presentato con eventuali strumenti diagnostici.
L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica da parte del professionista (caratteristiche dell’individuo, delle sue fragilità e delle sue risorse) possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno psicologico, in una psicoterapia o, qualora necessario, il professionista può proporre l’invio ad un altro specialista competente rispetto alla problematica emersa.

Supporto psicologico

In seguito a questa fase, laddove non sia presente un quadro che necessiti di un intervento psicoterapeutico più approfondito, si potrà concordare un intervento di supporto psicologico mirato e focalizzato alla gestione di una o più specifiche difficoltà quotidiane, sostenendo genitori e figli nella ricerca di strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Psicoterapia

Nel caso in cui i sintomi possano essere indicatori di un disagio più profondo, può rivelarsi necessario effettuare un percorso psicoterapeutico, con obiettivi specifici ma ad ampio spettro. Durante questa fase infatti, lo scopo è quello di comprendere le caratteristiche del problema ed i fattori biologici e ambientali che hanno contribuito a determinare il malessere.

La cadenza delle sedute è settimanale ma la durata complessiva dell’intervento è variabile a seconda della problematica emersa e del singolo. Inoltre, il coinvolgimento dei genitori durante il percorso si rivela fondamentale ai fini della sua efficacia.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Il Gioco

Il gioco è il linguaggio naturale di tutti i bambini attraverso cui si  manifestano i bisogni, i desideri e le modalità di funzionamento relazionale. Il bambino si serve di oggetti e situazioni presi dal mondo reale che lo circonda per creare una dimensione tutta sua, nella quale può ripetere le esperienze piacevoli ordinando ed alterando gli eventi come meglio preferisce. Attraverso l’osservazione di sessioni di gioco è possibile rilevare il suo modo personale di affrontare le nuove situazioni presentate, il suo modo di tenere in mente le relazioni primarie di attaccamento, i significati che attribuisce a se stesso e agli altri. 

 

Quando infatti viene offerto  un ambiente ricco di giocattoli, materiali artistici, pupazzi, costruzioni e libri, l’ ansia diminuisce e di pari passo aumenta l’apertura all’apprendimento di nuove abilità e di nuove strategie per fronteggiare i problemi. 

L’arteterapia

L’arteterapia rappresenta un efficace mezzo di contatto con i vissuti emotivi più profondi. Utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, spesso complessa e faticosa in questi casi. È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.