Psicoterapia Per Adolescenti

Quando deve rivolgersi a uno psicoterapeuta un adolescente?

Le fasi pre-adolescenziale e adolescenziale sono periodi critici in cui il giovane sperimenta cambiamenti emozionali, corporei e relazionali di grande importanza. Capirne le evoluzioni è a volte difficoltoso sia per i genitori che per i figli stessi. Alcuni eventi della vita di un adolescente (come i conflitti con i genitori, i cambiamenti nella routine famigliare, i problemi a scuola o con gli amici e i primi amori, etc.) così come i mutamenti ormonali causati dallo sviluppo, giocano un ruolo significativo nell’umore e nella percezione di sé.

L’adolescenza è in generale un momento delicato e volto alla scoperta della propria identità, è un momento di passaggio da un mondo psicologico infantile e dipendente ad un mondo psicologico adulto e indipendente: ecco uno dei motivi per i quali i giovani di quest’età possono apparire scortesi, ribelli, arrabbiati e distaccati oppure possono manifestare malesseri più importanti quali:

  • Problemi scolastici o con i pari (bullismo e cyberbullismo)
  • Conflitti familiari
  • Crisi d’identità o non accettazione del proprio corpo
  • Disturbi alimentari
  • Isolamento e ritiro sociale
  • Ansia, attacchi di panico e fobie
  • Depressione
  • Scoppi di aggressività o rabbia
  • Comportamenti autolesivi
  • Comportamenti delinquenziali
  • Comportamenti sessuali rischiosi
  • Uso di sostanze
  • Somatizzazioni

Il disagio, in questa fascia di eta’, viene spesso mostrato a partire dal contesto scolastico, quindi può capitare che un insegnante si accorga delle difficoltà del ragazzo e segnali la problematica ai genitori, che potrebbero trovarsi spaesati e preoccupati. Talvolta invece sono i familiari stessi ad accorgersi del problema del minore e a fare richiesta diretta al professionista.

Ci sono situazioni nelle quali il supporto di uno psicologo può aiutare il giovane ed incoraggiare i genitori attraverso la comprensione della situazione e lo sviluppo di capacità interpersonali che si muovano verso una direzione positiva.

Grazie alla possibilità di esprimere profonde preoccupazioni e paure, i genitori possono creare un dialogo più costruttivo ed un legame più forte con i loro ragazzi.

Com'è strutturato l'intervento psicologico? Quanto dura?

In particolare, la consulenza psicologica e la psicoterapia possono rivelarsi interventi utili per far fronte e superare le problematiche sopracitate.

Consulenza psicologica

L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica da parte del professionista (caratteristiche dell’individuo, delle sue fragilità e delle sue risorse) possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno psicologico, in una psicoterapia o qualora necessario il professionista può proporre l’invio ad altro specialista competente rispetto alla problematica emersa.

Supporto psicologico

In seguito a questa fase, laddove non sia presente un quadro che necessiti di un intervento psicoterapeutico più approfondito, si potrà concordare un intervento di supporto psicologico mirato e focalizzato alla gestione di una o più specifiche difficoltà quotidiane, sostenendo genitori e figli nella ricerca di strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Psicoterapia

La cadenza delle sedute è settimanale ma la durata complessiva dell’intervento è variabile a seconda della problematica emersa e del singolo. Inoltre, il coinvolgimento dei genitori durante il percorso si rivela fondamentale ai fini della sua efficacia.

Consulenza psicologica

L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica da parte del professionista (caratteristiche dell’individuo, delle sue fragilità e delle sue risorse) possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno psicologico, in una psicoterapia o qualora necessario il professionista può proporre l’invio ad altro specialista competente rispetto alla problematica emersa.

Supporto psicologico

In seguito a questa fase, laddove non sia presente un quadro che necessiti di un intervento psicoterapeutico più approfondito, si potrà concordare un intervento di supporto psicologico mirato e focalizzato alla gestione di una o più specifiche difficoltà quotidiane, sostenendo genitori e figli nella ricerca di strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

 

Psicoterapia

La cadenza delle sedute è settimanale ma la durata complessiva dell’intervento è variabile a seconda della problematica emersa e del singolo. Inoltre, il coinvolgimento dei genitori durante il percorso si rivela fondamentale ai fini della sua efficacia.

Strumenti del percorso psicoterapeutico per adolescenti

Spesso tali manifestazioni sono il solo linguaggio che il bambino possiede per esprimere il proprio malessere. Lo psicoterapeuta, dopo la valutazione psicodiagnostica, aiuta a tradurre e interpretare questo linguaggio per mezzo di alcuni strumenti clinici tra cui:

Il colloquio clinico

Il colloquio clinico ha da sempre rappresentato lo strumento principale attraverso il quale lo psicologo indaga il mondo intrapsichico del paziente. Rappresenta uno degli assi portanti dell’intera disciplina psicologica in quanto l’azione di cura si svolge attraverso la relazione tra le persone coinvolte: lo psicologo e il paziente. 

Nel caso dell’adolescente, l’instaurarsi di una buona alleanza è fondamentale ai fini dell’efficacia dell’intervento.

L’arteterapia

L’arteterapia rappresenta un efficace mezzo di contatto con i vissuti emotivi più profondi. Utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, spesso complessa e faticosa in questi casi. È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.

Il colloquio clinico

Il colloquio clinico ha da sempre rappresentato lo strumento principale attraverso il quale lo psicologo indaga il mondo intrapsichico del paziente. Rappresenta uno degli assi portanti dell’intera disciplina psicologica in quanto l’azione di cura si svolge attraverso la relazione tra le persone coinvolte: lo psicologo e il paziente. 

Nel caso dell’adolescente, l’instaurarsi di una buona alleanza è fondamentale ai fini dell’efficacia dell’intervento.

colloquio psicologa e adolescente

L’arteterapia

L’arteterapia rappresenta un efficace mezzo di contatto con i vissuti emotivi più profondi. Utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, spesso complessa e faticosa in questi casi. È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.

Risultati del percorso psicoterapeutico in età adolescenziale

Per i ragazzi

  • Comprensione della difficoltà
  • Aumento dell’autostima ed apprezzamento delle proprie caratteristiche fisiche e psicologiche
  • Miglioramento del dialogo (capacità di gestire al meglio i diverbi ed i litigi)
  • Riduzione del senso di rabbia, di tristezza e dell'ansia
  • Rinforzo delle risorse individuali

Per i genitori

  • Maggiore comprensione dei comportamenti adolescenziali
  • Miglioramento della capacità di gestire problemi di fiducia, responsabilità ed indipendenza dei figli
  • Rinforzo delle risorse genitoriali