L’adolescenza è in generale un momento delicato e volto alla scoperta della propria identità, è un momento di passaggio da un mondo psicologico infantile e dipendente ad un mondo psicologico adulto e indipendente: ecco uno dei motivi per i quali i giovani di quest’età possono apparire scortesi, ribelli, arrabbiati e distaccati oppure possono manifestare malesseri più importanti quali:
- Problemi scolastici o con i pari (bullismo e cyberbullismo)
- Conflitti familiari
- Crisi d’identità o non accettazione del proprio corpo
- Disturbi alimentari
- Isolamento e ritiro sociale
- Ansia, attacchi di panico e fobie
- Depressione
- Scoppi di aggressività o rabbia
- Comportamenti autolesivi
- Comportamenti delinquenziali
- Comportamenti sessuali rischiosi
- Uso di sostanze
- Somatizzazioni
Il disagio, in questa fascia di eta’, viene spesso mostrato a partire dal contesto scolastico, quindi può capitare che un insegnante si accorga delle difficoltà del ragazzo e segnali la problematica ai genitori, che potrebbero trovarsi spaesati e preoccupati. Talvolta invece sono i familiari stessi ad accorgersi del problema del minore e a fare richiesta diretta al professionista.
Ci sono situazioni nelle quali il supporto di uno psicologo può aiutare il giovane ed incoraggiare i genitori attraverso la comprensione della situazione e lo sviluppo di capacità interpersonali che si muovano verso una direzione positiva.
Grazie alla possibilità di esprimere profonde preoccupazioni e paure, i genitori possono creare un dialogo più costruttivo ed un legame più forte con i loro ragazzi.
