Psicoterapia per l'infanzia

Quando bisogna rivolgersi a uno psicoterapeuta per bambini?

Nel corso del suo sviluppo, il bambino si ritrova ad affrontare diverse tappe evolutive contraddistinte da numerosi cambiamenti fisici, emotivi e comportamentali.
Crescere è un’attività che accomuna tutti, ma spesso ci si trova davanti a problematiche o a momenti di vita critici a cui può conseguire sofferenza caratterizzata da malessere e disagio più o meno intensi.

Può capitare infatti, che in certi momenti i bambini mostrino alcuni sintomi quali ad esempio:

  • Iperattività
  • Eccessivi capricci
  • Difficoltà di apprendimento (dislessia, discalculia) e problematiche scolastiche in generale
  • Aggressività o difficoltà nella gestione della rabbia
  • Difficoltà di separazione
  • Comportamenti oppositivi e/o autolesivi
  • Disturbi emozionali
  • Disturbi psicosomatici (mal di testa, mal di pancia, vomito, dermatiti ecc.)
  • Ansia e fobie
  • Tic e balbuzie
  • Isolamento
  • Enuresi e/o encopresi
  • Mutismo selettivo
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi dell’alimentazione
  • Problematiche legate al Disturbo dello Spettro Autistico

Per i genitori, che rivestono un ruolo fondamentale nel lungo e complesso percorso evolutivo dei propri figli, spesso diventa difficile comprendere le origini delle manifestazioni sopracitate, soprattutto nel caso in cui i sintomi si manifestino quasi esclusivamente in alcuni contesti (ad esempio a scuola).

A volte si crede che con la crescita la situazione rientrerà da sola ma molto spesso non è così. E’ fondamentale intervenire tempestivamente su un’eventuale deviazione o arresto evolutivo perché può evitare l’aggravarsi della situazione e la strutturazione di psicopatologie o comportamenti disfunzionali. 

La consulenza psicologica e la psicoterapia nei bambini possono rivelarsi interventi utili per far fronte e superare le problematiche sopracitate.

Com'è strutturato l'intervento psicologico?

La consulenza psicologica e la psicoterapia possono rivelarsi interventi utili per far fronte e superare le problematiche sopracitate.

Consulenza psicologica

In particolare, con consulenza psicologica, ci si riferisce ad un percorso che permette di comprendere e valutare da un punto di vista clinico la situazione che ha portato alla richiesta di aiuto e di scegliere di conseguenza il trattamento più opportuno rispetto al problema e alla persona.

Tale intervento prevede il coinvolgimento sia del bambino sia dei genitori ed ha un numero limitato di incontri, in genere quattro o cinque. 

Il primo incontro viene pianificato con i genitori i quali descriveranno le difficoltà riscontrate dal bambino e le strategie utilizzate per farvi fronte. Inoltre, si raccoglieranno i dati anamnestici riguardanti le principali tappe di sviluppo. 

In linea di massima, il secondo incontro è dedicato alla conoscenza diretta del bambino. Gli incontri successivi sono invece rivolti alla valutazione del problema presentato con eventuali strumenti diagnostici.
L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica da parte del professionista (caratteristiche dell’individuo, delle sue fragilità e delle sue risorse) possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno psicologico, in una psicoterapia o, qualora necessario, il professionista può proporre l’invio ad un altro specialista competente rispetto alla problematica emersa.

Supporto psicologico

In seguito alla consulenza psicologica, laddove non sia presente un quadro che necessiti di un intervento psicoterapeutico più approfondito, si potrà concordare un intervento di supporto psicologico mirato e focalizzato alla gestione di una o più specifiche difficoltà quotidiane, sostenendo genitori e figli nella ricerca di strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Psicoterapia

Nel caso in cui i sintomi possano essere indicatori di un disagio più profondo, può rivelarsi necessario effettuare un percorso psicoterapeutico, con obiettivi specifici ma ad ampio spettro. Durante questa fase infatti, lo scopo è quello di comprendere le caratteristiche del problema ed i fattori biologici e ambientali che hanno contribuito a determinare il malessere.

La cadenza delle sedute è settimanale ma la durata complessiva dell’intervento è variabile a seconda della problematica emersa e del singolo. Inoltre, il coinvolgimento dei genitori durante il percorso si rivela fondamentale ai fini della sua efficacia.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Consulenza psicologica

In particolare, con consulenza psicologica, ci si riferisce ad un percorso che permette di comprendere e valutare da un punto di vista clinico la situazione che ha portato alla richiesta di aiuto e di scegliere di conseguenza il trattamento più opportuno rispetto al problema e alla persona.

Tale intervento prevede il coinvolgimento sia del bambino sia dei genitori ed ha un numero limitato di incontri, in genere quattro o cinque. 

Il primo incontro viene pianificato con i genitori i quali descriveranno le difficoltà riscontrate dal bambino e le strategie utilizzate per farvi fronte. Inoltre, si raccoglieranno i dati anamnestici riguardanti le principali tappe di sviluppo. 

In linea di massima, il secondo incontro è dedicato alla conoscenza diretta del bambino. Gli incontri successivi sono invece rivolti alla valutazione del problema presentato con eventuali strumenti diagnostici.
L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica da parte del professionista (caratteristiche dell’individuo, delle sue fragilità e delle sue risorse) possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno psicologico, in una psicoterapia o, qualora necessario, il professionista può proporre l’invio ad un altro specialista competente rispetto alla problematica emersa.

Supporto psicologico

In seguito alla consulenza psicologica, laddove non sia presente un quadro che necessiti di un intervento psicoterapeutico più approfondito, si potrà concordare un intervento di supporto psicologico mirato e focalizzato alla gestione di una o più specifiche difficoltà quotidiane, sostenendo genitori e figli nella ricerca di strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

 

Psicoterapia

Nel caso in cui i sintomi possano essere indicatori di un disagio più profondo, può rivelarsi necessario effettuare un percorso psicoterapeutico, con obiettivi specifici ma ad ampio spettro. Durante questa fase infatti, lo scopo è quello di comprendere le caratteristiche del problema ed i fattori biologici e ambientali che hanno contribuito a determinare il malessere.

La cadenza delle sedute è settimanale ma la durata complessiva dell’intervento è variabile a seconda della problematica emersa e del singolo. Inoltre, il coinvolgimento dei genitori durante il percorso si rivela fondamentale ai fini della sua efficacia.

Esistono percorsi terapeutici efficaci che forniscono risultati positivi anche in tempi brevi.

Il Gioco

Il gioco è il linguaggio naturale di tutti i bambini attraverso cui si  manifestano i bisogni, i desideri e le modalità di funzionamento relazionale. Il bambino si serve di oggetti e situazioni presi dal mondo reale che lo circonda per creare una dimensione tutta sua, nella quale può ripetere le esperienze piacevoli ordinando ed alterando gli eventi come meglio preferisce. Attraverso l’osservazione di sessioni di gioco è possibile rilevare il suo modo personale di affrontare le nuove situazioni presentate, il suo modo di tenere in mente le relazioni primarie di attaccamento, i significati che attribuisce a se stesso e agli altri. 

 

Quando infatti viene offerto  un ambiente ricco di giocattoli, materiali artistici, pupazzi, costruzioni e libri, l’ ansia diminuisce e di pari passo aumenta l’apertura all’apprendimento di nuove abilità e di nuove strategie per fronteggiare i problemi. 

L’arteterapia

L’arteterapia rappresenta un efficace mezzo di contatto con i vissuti emotivi più profondi. Utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, spesso complessa e faticosa in questi casi. È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.

Il Gioco

Il gioco è il linguaggio naturale di tutti i bambini attraverso cui si  manifestano i bisogni, i desideri e le modalità di funzionamento relazionale. Il bambino si serve di oggetti e situazioni presi dal mondo reale che lo circonda per creare una dimensione tutta sua, nella quale può ripetere le esperienze piacevoli ordinando ed alterando gli eventi come meglio preferisce. Attraverso l’osservazione di sessioni di gioco è possibile rilevare il suo modo personale di affrontare le nuove situazioni presentate, il suo modo di tenere in mente le relazioni primarie di attaccamento, i significati che attribuisce a se stesso e agli altri. 

 

Quando infatti viene offerto  un ambiente ricco di giocattoli, materiali artistici, pupazzi, costruzioni e libri, l’ ansia diminuisce e di pari passo aumenta l’apertura all’apprendimento di nuove abilità e di nuove strategie per fronteggiare i problemi. 

L’arteterapia

L’arteterapia rappresenta un efficace mezzo di contatto con i vissuti emotivi più profondi. Utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, spesso complessa e faticosa in questi casi. È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.

Risultati del percorso psicoterapeutico infantile

Per i bambini

  • Maggiore comprensione di sé
  • Maggiore capacità di riconoscimento e gestione delle emozioni
  • Miglioramento o scomparsa della condizione di malessere
  • Rinforzo delle risorse individuali

Per i genitori

  • Maggiore comprensione della condizione di malessere
  • Rinforzo delle risorse genitoriali